OUTSOURCING: i 4 punti forza!

outsourcing

L’esternalizzazione, anche detta outsourcing (parola inglese traducibile letteralmente come “approvvigionamento esterno”), è in economia e organizzazione aziendale, l’insieme delle pratiche adottate dalle imprese o dagli enti pubblici di ricorrere ad altre imprese per lo svolgimento di alcune fasi del proprio processo produttivo o fasi dei processi di supporto. (Rif. https://it.wikipedia.org/wiki/Esternalizzazione).

Attraverso l’outsoucing si ha la possibilità di affidare alcuni servizi a personale specializzato esterno, come ad esempio a liberi professionisti.

Molte aziende, al giorno d’oggi, decidono di delegare alcuni dei loro servizi. Ad esempio, le attività legate alla segreteria, all’amministrazione, alle risorse umane o all’IT.

Perché si decide di esternalizzare il lavoro?

Mettiamoci nei panni di una piccola azienda che è costretta quotidianamente a organizzarsi per gestire parallelamente molte attività differenti e non sempre possieda tutte le risorse necessarie, sia in termini di competenze che di tempo.

Forse potrebbe superare queste difficoltà puntando sulla formazione. Ma l’investimento necessario a  formare le risorse e fargli assimilare le nozioni necessarie in modo tale da essere in grado di svolgere il lavoro con efficacia, potrebbe rivelarsi troppo oneroso.

Le persone, per alcuni specifici ruoli, dovrebbero sviluppare competenze di:

  • Project management.
  • Controllo di gestione.
  • Comunicazione.
  • Pianificare ed organizzare il lavoro.

La soluzione alternativa potrebbe essere quella di delegare alcuni compiti all’esterno. Questa modalità, come abbiamo scritto in precedenza, è comunemente definita tramite la parola inglese outsourcing.

Quali sono i vantaggi dell’outsourcing?

1. Uno dei maggiori vantaggi è quello di delegare le attività di routine che fanno perdere il focus sul proprio business. Facendo così si avrà la possibilità di risparmiare tempo, dedicandolo alle attività prioritarie.

2. Riduzione dei costi: avvalendosi di personale esterno si potrà ottenere una riduzione dei costi interni. Ad esempio, risparmiando su: assunzioni, TFR, spese per dotazioni aziendali, ecc. Un professionista infatti è pagato per il valore che è in grado di consegnare: ad ore o con pacchetti di servizi concordati.

3. Maggiore flessibilità: si deciderà quando attivare i servizi: sia per un tempo limitato che per un progetto più lungo o semplicemente per gestire eventuali picchi di lavoro.

4. Professionalità: il professionista a cui si decide di rivolgersi sarà potenzialmente una persona dotata di competenze specialistiche nell’attività per cui è stato richiesto, quindi probabilmente più efficace nello svolgere alcuni compiti specifici.

Organizzandosi in questo modo si potranno concentrare le capacità interne sulle attività più strategiche per il proprio business.

Quali compiti è più utile affidare all’esterno?

Suggerisco di iniziare a delegare piccoli compiti di routine, fino a che vi renderete conto che la collaborazione stia producendo i risultati attesi. In seguito, man mano che la fiducia aumenterà, potrete decidere di estendere altre attività più complesse o delicate.

L’outsourcing potrà quindi rivelarsi come una modalità utile per gestire più efficacemente la vostra attività lavorativa? Mi piacerebbe conoscere la vostra opinione in merito: se ne avete voglia lasciate un commento!